Borsa: l'Asia corre con la Boj e l'attesa di stimoli cinesi
Attesa per Fed e prezzi Ue. Il Medioriente infiamma il petrolio
Seduta in spolvero per le Borse asiatiche con Tokyo che corre dopo il rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca del Giappone, spinta dagli acquisti sul comparto bancario, mentre in Cina è l'attesa di nuove misure di stimolo da parte del governo a sostenere gli indici. Il tutto in attesa delle decisioni della Fed sui tassi, questa sera. Tokyo sale dell'1,5%, Hong Kong del 2%, Shanghai del 2% e Shenzhen del 3%. Bene anche Sydney (+1,6%) - che festeggia un'inattesa flessione dell'inflazione nel trimestre - e Seul (+0,8%), spinta dagli acquisti su Samsung Electronics, che ha registrato l'aumento degli utili più significativo dal 2010. La decisione della Boj di aumentare i tassi di 25 punti base fa oscillare lo yen, che ora è poco mosso sul dollaro, a quota a 152,7, mentre scendono i bond governativi, in attesa di maggiori chiarimenti in conferenza stampa da parte del governatore Kazuo Ueda. La promessa da parte del Politburo cinese di dare la priorità alla spinta ai consumi e di voler attuare "aggiustamenti anti-ciclici" spinge invece le Borse cinesi. L'attesa dei mercati si proietta a stasera, quando il capo della Fed, Jerome Powell, potrebbe aprire a un taglio dei tassi a settembre. Molto atteso è anche il dato preliminare sull'inflazione dell'Eurozona a luglio, atteso alle 11. Sul fronte delle materie prime, intanto, l'uccisione del capo di Hamas in Iran e l'attacco a Beirut da parte di Israele infiamma il petrolio, con il Wti che sale dell'1,9% a 76,15 dollari al barile.
J.Goergen--LiLuX