Il Parlamento cileno approva il nuovo ministero della Sicurezza
L'obiettivo è combattere l'aumento della violenza nel paese
Il parlamento del Cile ha approvato poco fa la creazione del nuovo ministero di Pubblica Sicurezza voluto da Carolina Tohá, la ministra degli Interni del governo del presidente Gabriel Boric. L'approvazione è stata inviata all'esecutivo affinché emani la legge, una formalità, mentre il nuovo ministero sarà operativo prima del primo giugno del 2025. Con 91 voti favorevoli, 28 contrari e 6 astenuti, la Camera dei Deputati ha dato il via libera al nuovo ministero che si occuperà della sicurezza e dell'ordine pubblico, della prevenzione della criminalità e della tutela delle persone in materia di sicurezza, compiti che oggi rientrano nel portafoglio del ministero degli Interni. Inoltre, i Carabineros e la Polizia Investigativa, la Pdi, dipenderanno direttamente dal nuovo ministero. La ministra Tohá ha affermato che le questioni di sicurezza "devono essere discusse nel merito, sulla base delle prove, ascoltando l'esperienza, concedendo autorità alle voci che sanno ed avere un ministero specializzato e settoriale aiuterà in tal senso". Il ministero di Pubblica Sicurezza, creato per far fronte alla crescente violenza in Cile, prima di entrare in funzione assumerà 120 nuovi dipendenti, ne trasferirà 700 dal ministero degli Interni e creerà 16 Segretariati ministeriali regionali.
G.Muller--LiLuX