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Nicaragua, Ortega inizia tassare chiese per elemosine e offerte
Prelevato il 30% delle entrate di ogni associazione religiosa
Per la prima volta nella recente storia del Nicaragua le chiese, indipendentemente dalla loro denominazione, hanno iniziato a pagare le tasse sulle offerte e sulle elemosine che ricevono, come conseguenza della riforma della legge di Concertazione fiscale. Secondo il sito del quotidiano nicaraguense indipendente La Prensa, nelle dichiarazioni dei redditi che si fanno in questi giorni nel paese centroamericano tutte le associazioni religiose sono state elevate al regime generale e stanno pagando le tasse in questo momento con aliquote fino al 30% sul reddito, la maggior parte del quale è ricavato da offerte ed elemosine. "E nessuno parla per paura", ha spiegato una delle fonti citate da La Prensa. Il 21 agosto dello scorso anno il presidente de facto del Nicaragua, Daniel Ortega, aveva ordinato l'eliminazione delle esenzioni per le chiese di qualsiasi confessione in un pacchetto di riforme che ha creato un nuovo modello per le organizzazioni non profit e ha colto l'occasione per apportare modifiche alla legge 822, quella di Concertazione fiscale.
G.Grethen--LiLuX