Summit dei Conservatori sulla famiglia. Serve un fondo Ue ad hoc
Ecr riunisce le destre in Croazia, 'puntiamo a cambio culturale'
Supportare un "cambiamento culturale" agendo sulla leva "economica" per creare "condizioni favorevoli" e su quella del "lavoro" e spingere l'Europa a diventare "family friendly", anche attraverso la creazione di un fondo ad hoc a sostegno della "demografia". Sono alcune delle ricette esplorate dai Conservatori europei di Ecr, che hanno chiamato a Dubvronik, in Croazia, anche le altre famiglie delle destre europee e non solo, per il secondo congresso europeo sulla famiglia. Il governo italiano, ha spiegato Yjlenia Lucaselli, capogruppo Fdi in commissione Bilancio alla Camera, "ha investito in questi due anni nelle politiche per la famiglia", agendo "sui salari" e "sul welfare". In Italia "per la prima volta abbiamo un presidente del Consiglio donna", Giorgia Meloni, e "questo sta un po' cambiando il modo di pensare alle donne", ha sottolineato la parlamentare di Fratelli d'Italia. Le donne, ha sottolineato anche la responsabile della Lega per la famiglia e assessore della Regione Lazio, Simona Baldassarre, "devono poter decidere di essere lavoratrici in gamba e di avere una famiglia". Per contrastare "l'inverno demografico, che è un inferno demografico" serve "un fondo specifico per la demografia, per aiutare le famiglie, le donne e il lavoro". Nella due giorni del summit si alterneranno sul palco anche esponenti della famiglia europea dei Popolari (per l'Italia presenti la vicepresidente di Noi Moderati Maria Chiara Fazio e il deputato di Forza Italia Fabrizio Sala) e dei Patrioti (con alcuni esponenti di Fidesz, il partito di Viktor Orban).
V.Reding--LiLuX