

Associazione Coscioni, '51 richieste fine vita in 11 Regioni'
Almeno 6 sono in attesa,in cinque Regioni negato accesso ad atti
Sono 51 le richieste di suicidio assistito giunte alle Asl dal 2020 ad oggi in undici regioni. Almeno sei dei richiedenti sono ancora in attesa. Cinque Regioni non hanno invece consentito l'accesso agli atti. Lo rende noto l'associazione Luca Coscioni che ha presentato 21 richieste di accesso in tutte le Regioni italiane per ottenere dati sulle richieste di suicidio assistito giunte alle Asl dal 2020 a oggi, ovvero da quando la morte volontaria assistita è legale in Italia a determinate condizioni. "E' evidente come troppi enti abbiano scelto di non rispondere o di negare l'accesso ai dati, così come è evidente che le tempistiche di risposta delle Asl siano incompatibili con le speranze di vita dei richiedenti", spiegano dall'associazione. Undici Regioni, Lombardia, Veneto, Liguria, Emilia-Romagna, Piemonte, Marche, Abruzzo, Bolzano, Sicilia, Calabria e Campania, hanno risposto alla richiesta, fornendo dati. Spiccano le 15 richieste in Veneto, 14 in Lombardia, 7 nelle Marche e 6 in Liguria. Alcune Regioni hanno fornito informazioni precise sugli esiti: ad esempio, in Veneto si registra un parere positivo, 2 persone morte nell'attesa della conclusione dell'iter, 8 pareri negativi, 2 rinunce e 2 richieste ancora in corso di valutazione. In altre Regioni, come l'Abruzzo, sono stati condivisi dati dettagliati caso per caso. "Nonostante la normativa italiana garantisca l'accesso civico generalizzato, 5 Regioni hanno formalmente respinto la richiesta, dichiarando di non detenere le informazioni richieste. È il caso di Lazio, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Puglia e Trentino-Alto Adige - spiegano ancora - 5 Regioni, Valle d'Aosta, Toscana, Umbria, Molise e Basilicata infine non hanno fornito alcuna risposta, eludendo l'obbligo di trasparenza amministrativa".
J.Faber--LiLuX