Tumori, oltre 6mila bimbi curati da Fondazione Veronesi e Aieop
Oggi sopravvivenza sale al 70%, ma restano sfide
Negli anni Settanta, solo il 58% dei bambini affetti da tumore riusciva a guarire; oggi, questa percentuale è salita al 70%, con punte dell'80-90% per leucemie e linfomi. Tuttavia, le neoplasie rappresentano ancora la prima causa di morte per malattia nei più piccoli. Lo ricorda la Fondazione Veronesi in occasione della Giornata Mondiale del Cancro infantile sottolineando il sodalizio con l'Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica (Aieop) che ha permesso di curare fino ad oggi, oltre 6mila piccoli pazienti. "Da più di dieci anni finanziamo la ricerca e le migliori cure mediche per i piccoli pazienti oncologici attraverso l'attivazione dei protocolli di cura - dichiara Paolo Veronesi, Presidente di Fondazione Umberto Veronesi ETS -, svolgiamo attività di informazione e divulgazione sul tema dei tumori per bambini e ragazzi e mettiamo in atto iniziative per sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni competenti sui bisogni degli adolescenti malati di cancro". Per Angela Mastronuzzi, responsabile Unità Neuro-Oncologia all'Ospedale Bambino Gesù di Roma e Presidente di Aieop, nonostante i progressi, "tanti problemi restano aperti. Tra le questioni urgenti da affrontare ci sono la possibilità di accesso per i bambini ai nuovi farmaci, che raramente sono sperimentati e approvati in forme e dosaggi adeguati a loro, e la mancanza di fondi per la ricerca e di sperimentazioni mirate sulle patologie pediatriche. Ed è altrettanto fondamentale l'accesso alle terapie più idonee e presso centri dove sono presenti gruppi multidisciplinari di vari esperti specializzati per fornire a bimbi e adolescenti, e ai loro familiari. L'accordo tra Fondazione Veronesi e Aieop è fondamentale: ci consente di poter offrire a ogni bimbo o ragazzo che si ammala la cura migliore per lui". Fino ad oggi Fondazione Veronesi ha finanziato il lavoro di 231 ricercatori e l'avviamento di 18 protocolli di cura mirati su diverse patologie oncologiche infantili, come ad esempio il neuroblastoma, la leucemia linfoblastica acuta, il linfoma di Hodgkin, l'ependimoma, il medulloblastoma, e i sarcomi. Ha sostenuto il progetto "Passaporto del guarito", ovvero lo sviluppo di una piattaforma digitale multilingue per archiviare i dati degli ex pazienti oncologici pediatrici, e finanziato di 3 progetti di ricerca e della piattaforma di ricerca e cura Palm Research Project© per la leucemia mieloide acuta dei bambini.
G.Grethen--LiLuX