Parigi 2024: la Russia boicotta le gare di judo
Sì del CIO a 4 atleti su 17 qualificati, "condizioni umilianti"
La federazione russa di judo ha deciso di non inviare propri atleti alle Olimpiadi di Parigi, denunciando le "condizioni umilianti" stabilite dal Comitato Olimpico Internazionale (CIO) che ieri ha autorizzato solo quattro judoka russi su 14 categorie. "La squadra nazionale russa di judo non accetterà queste condizioni umilianti" si legge in un comunicato, ritenendo che "tali azioni del CIO minino la credibilità del movimento olimpico" e "distruggano lo status dei Giochi Olimpici" come "l'evento sportivo più importante" nel mondo. "Dei 17 judoka che avevano ottenuto la qualificazione olimpica, il CIO ne ha autorizzati a partecipare solo quattro" si rammarica la Federazione russa. Se 17 judoka russi avessero ottenuto abbastanza punti per qualificarsi, solo 14 sarebbero potuti andare a Parigi: ogni nazione può iscrivere un solo judoka per categoria di peso (sette categorie femminili, sette maschili). Il CIO, che inizialmente aveva bandito gli atleti dei due paesi dopo l'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022, da allora ha organizzato il loro ritorno graduale, sotto una bandiera neutrale e a determinate condizioni. Per essere invitati, gli "atleti individuali neutrali" hanno dovuto superare sia l'ostacolo delle qualificazioni, sia una doppia verifica, da parte delle federazioni internazionali poi del CIO, della loro assenza di sostegno attivo alla guerra in Ucraina e di legami con l'esercito. Solo Dali Liluashvili, Elis Startseva, Makhmadbek Makhbadbekov e Valerii Endovitskyi sono stati nominati nella lista del CIO.
X.Welter--LiLuX