Aimée e Trintignant, per sempre 'Un uomo, una donna'
Coppia romantica nel '66, tornò nel sequel a quasi 90 anni
Ha attraversato il cinema francese e italiano, con Federico Fellini e Marco Bellocchio innanzitutto, da protagonista carismatica, icona senza tempo, ma Anouk Aimée, morta oggi a 92 anni, con un film ha avuto un legame speciale: 'Un uomo, una donna' di Claude Lelouch. Il regista riuscì a riportare sul set, anzianissimi entrambi, i protagonisti Jean-Louis Trintignant e Anouk Aimée sugli stessi luoghi del loro amore, di quell'iconico romantico film del 1966 che fece impazzire la Francia e non solo. Un incontro, quello per 'I migliori anni della nostra vita', presentato a Cannes nel 2019, che sapeva "di miracolo", come commentò il regista, ritrovandoli, e avere disponibili a tornare sul set i due protagonisti che avevano 88 anni lui, 87 lei, ben 53 anni dopo un po' lo è davvero. "È la prima volta che accade nella storia del cinema una cosa cosi' - disse fiero l'ultraottanenne Lelouch, al suo 50/o film, alcuni dei quali decisamente nella storia del cinema: "Noi tre, io Jean Louis e Anouk siamo dei 'sopravvissuti'". 'Un homme et une femme', Grand Prix al festival di Cannes nel '66, Oscar per il miglior film straniero, lanciò definitivamente Lelouch. Al netto del miele è la storia di Anne e Jean-Luc, vedovi, provati dalla vita che si incontrano e cedono ai sentimenti. Figuriamoci il sequel del 2019, I migliori anni della nostra vita, un film sentimentale, romantico, nostalgico e gerontofilo. Monica Bellucci che interpretava la figlia di Trintignant disse: "C'è un bellissimo messaggio. Quando Anouk e Jean-Louis si guardano non c'è solo l'emozione ma la passione e la voglia di piacersi. C'è un grande tabù sociale su questo. Ci si invecchia e per la società non esisti più dal punto di vista dell'amore, invece i sentimenti ci sono sempre. Trovo che sia molto ipocrita ignorarlo".
R.Decker--LiLuX