Linguaggi e transmedialità al quinto Matera Film Festival
Quinta edizione con Greenaway, Boddeke e 'Malinconico'
"Consolidare un festival che si muova nella direzione dell'innovazione, dei nuovi linguaggi, della transmedialità", con "ospiti di rilievo sul piano nazionale e internazionale", è l'obiettivo della quinta edizione del "Matera Film Festival", in programma nella città dei Sassi - che nel 2019 è stata Capitale Europea della Cultura - da domani al 10 novembre. I numeri della manifestazione parlano di "quattro location allestite, otto giorni di cartellone, 50 eventi programmati, cinque anteprime nazionali, più di 50 ore di proiezione, 46 talk. Circa 200 gli ospiti presenti, nove istituti scolastici da fuori regione", con un ritorno rilevante anche per l'economia della città. Tre gli ospiti di rilievo vi sono il regista, sceneggiatore e produttore Atom Egoyan, presidente della giuria lungometraggi, e l'attrice Arsineé Khanjian, che guiderà la giuria documentari (la terza "linea" della rassegna è riservata ai cortometraggi, con la giuria presieduta da Donatella Finocchiaro). Una delle novità della quinta edizione del festival è la "Fall School", su "Ricerca artistica e pratiche audiovisuali", con incontri con gli studenti dal 7 al 10 novembre a cui parteciperanno Egoyan, Peter Greenaway e Saskia Boddeke. Per la sezione "Fuori serie" sono previste la celebrazione dei 28 anni di "Un posto al sole" e, in anteprima, la prima serata della nuova stagione di "Vincenzo Malinconico - Avvocato d'insuccesso", con il cast in sala. Altre sezioni sono "Eroi in casa" e "Città invisibili o condivisibili": al concorso sono giunte circa 500 iscrizioni, con 26 opere selezionate (15 cortometraggi, cinque lungometraggi e sei documentari).
P.Weber--LiLuX